Vi è mai capitato di osservare un’opera d’arte contemporanea e non comprenderla? E magari esclamare una sorta di “Con trenta mila euro il mio falegname la faceva meglio!” in stile “Tre uomini e una gamba” di Aldo, Giovanni e Giacomo? Ecco, l’effetto che Young Signorino provoca su molti è esattamente questo.

Young-Signorino
Fonte: Facebook

Young Signorino catartico come Aristotele o solo disagio allo stato puro?

Parlare e interpretare la figura di Young Signorino non è facile. Tutto ciò che fa è ambiguo e fumoso come i tatuaggi sul suo volto, dal messaggio discordante di amore e di odio. Il vero punto di forza del trapper di Cesena è, appunto, la cripticità che caratterizza la sua estetica e la sua musica, in grado di scaturire curiosità e libera interpretazione nell’ascoltatore. I suoi brani non sono nient’altro che tre minuti condensati dal peggio disagio giovanile. In un certo senso, ricordano la funzione della tragedia o della catarsi di Aristotele. Lo spettatore veniva turbato e attraverso il languore riusciva ad uscirne purificato senza dover vivere il dramma in prima persona. Infatti, dopo aver ascoltato Young Signorino la sensazione che si prova è quella di liberazione e di un “sentirsi meglio” senza un vero e reale motivo.

Signorino vuole scuotere l’ascoltatore, riuscendoci, sia in maniera positiva che negativa. I milioni di views e il discordante parere su di lui ne sono la prova tangibile. Le parole ripetitive e l’estetica quasi epilettica dei suoi video sono in grado di far calare il pubblico nel disagio più assoluto, trasportandolo nel pazzo viaggio della sua musica.

Assurda, tragicomica, ma pur sempre arte…

E cos’è l’arte se non un tentativo da parte dell’uomo di osannare una sua attitudine creativa? Essa, nel bene o nel male, caratterizza un periodo storico ed è la nostra lente di ingrandimento con la quale guardare il reale e comprenderlo. Viene quindi da pensare che tra cent’anni Young Signorino potrebbe incarnare l’immagine estremizzata di questa generazione e della crisi socio-culturale in cui viviamo. Il Signorino delinea la volontà masochista e semicosciente della nuova generazione e lo fa in maniera grottesca e senza dubbio provocatoria. Tutto ciò sottolineato ancor di più, dal campionamento della famosissima traccia del celebre film “Nightmare before Christmas” utilizzato nel suo ultimo singolo “La danza dell’ambulanza”.

Paragonandolo ad un quadro vien da pensare a “Il figlio dell’uomo” di René Magritte. Un po’ per la catarsi che rappresenta e un po’ perché sul volto dell’uomo raffigurato nel quadro c’è una mela, chiaro simbolo di questa generazione e riferimento al video la “Dolce Droga”, del Signorino, appunto.

Sandra ha voluto reinterpretare Young Signorino, in una veste un pò diversa…ascoltate la sua versione di “Mmh ha ha ha” e preparatevi a restare a bocca aperta!