Esattamente due anni fa, in Svizzera, è scoppiato lo scandalo della “Purple Drank“, un miscuglio di gazzosa e sciroppo alla codeina (farmaco volto ad essere sedativo per la tosse). Ne sono stati venduti litri e litri a ragazzini di 16-19 anni, senza che venisse veramente scoperto l’utilizzo che ne veniva fatto. Lo scandalo “Codeina” in Italia non c’è stato, ma siamo veramente sicuri che le farmacie vendano i farmaci “con prescrizione”, solo a chi la presenta?
Un esperimento in prima persona
Presa dalla curiosità per questo scandalo, mi sono recata in una farmacia a campione, per effettuare un esperimento che mi sembrava impossibile: acquistare farmaci che prevedono la prescrizione medica, senza.
Immaginavo di dovermi inventare scuse su scuse, di dovermi arrampicare sui vetri come mai prima d’ora. E invece…Mi sono recata in una farmacia di un paesino della provincia di Pesaro e Urbino, con l’obiettivo di richiedere dei farmaci altamente pericolosi per la salute quando presi senza controllo medico. Non mi sono state fatte domande, sono solo stata avvertita che avrei pagato i farmaci a prezzo pieno. Non mi è stato chiesto chi avrebbe preso i farmaci, stranamente non mi è stato nemmeno spiegato come il farmaco andava assunto e come funzionava. Ho pagato e sono uscita tranquillamente dalla farmacia. Mi aspettavo molte più difficoltà, qualche imprevisto, di incappare in una scusa banale.
Google non può diventare il nostro Dottore!
Acquistare un farmaco senza prescrizione medica, ma che la prevede, mi è stato pericolosamente facile. Purtroppo, attraverso il web ed il “Dr. Google”, appare troppo facile affidarci a cure alternative e di dubbia validità medica. Ma più che dare la colpa al web, bisogna darla a quelle farmacie che permettono questo scempio. Ogni farmaco ha un proprio compito e, prenderlo nel modo errato, può essere estremamente pericoloso e nocivo per la nostra salute. In alcuni casi estremi, il mal utilizzo dei farmaci, può portare alla morte.
Nella farmacia X del mio esperimento, ho chiesto di acquistare il XXX ed il YYY. Il primo farmaco in questione, viene prescritto a chi soffre di un’insufficienza renale acuta; è quindi ha come contro indicazione un potente effetto diuretico che può permettere un falso dimagrimento. Falso dimagrimento perché si, in un giorno potremmo anche perdere due chili, ma questi saranno solamente litri di liquidi, fondamentali per il corretto funzionamento del nostro organismo; verranno quindi ripresi i chili persi nei primi giorni dopo la “cura” effettuata.
Il dramma che si cela dietro l’utilizzo di questi farmaci è che sono, nella maggior parte dei casi, giovani ragazze ad abusarne, che non si rendono conto dei gravi danni che rischiano di provocare al loro corpo.
Non bisognerebbe mai affidarsi solamente ai consigli che troviamo sul web, ma sempre parlarne con un medico di fiducia, che sappia consigliarci al meglio nel nostro percorso.
Due farmacie su tre mi hanno dato i farmaci senza ricetta
Speranzosa di essere incappata in un caso isolato, decido di chiedere ad una mia amica di recarsi nella stessa farmacia, con l’obiettivo di acquistare un’altro farmaco, in grado di stimolare la tiroide. La storia non cambia. La mia amica entra, chiede il farmaco, viene informata che dovrà pagarlo a prezzo pieno, paga, ed esce.
Ancora incredula, cambiamo città e ci rechiamo in un’altra farmacia a caso, chiedendo nuovamente dei tre farmaci. Il farmacista questa volta appare titubante, non sembra volerci dare i farmaci. Ma appena lo informiamo della nostra abitudine nel prendere il farmaco, e nella semplice dimenticanza della prescrizione medica, il farmaco ci viene consegnato.
Nella terza farmacia, finalmente la risposta giusta. Un no secco, senza indugi. Il farmacista non ne vuole sapere di consegnarci il farmaco, nemmeno a pagarlo a prezzo pieno.